Archivio di Stato di Alessandria
Archivio di Stato di Alessandria | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città | Alessandria |
Indirizzo | Via Giorgio Solero 43 |
Dati generali | |
Tipologia giuridica conservatore | pubblico |
Tipologia funzionale | Archivio di Stato |
Caratteristiche | |
SAN | scheda SAN |
Sito web ufficiale | |
L'Archivio di Stato di Alessandria è l'ufficio periferico del Ministero della Cultura che a norma di legge[1] conserva la documentazione storica prodotta dalle amministrazioni periferiche dello Stato nella provincia di Alessandria e per deposito volontario, custodia temporanea, donazione o acquisto ogni altro archivio o raccolta documentaria di importanza storica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Istituito come Sezione di Archivio di Stato con DM 5 dicembre 1940, in esecuzione della legge 22 dicembre 1939, n. 2006[2], divenne Archivio di Stato in seguito al DPR 30 settembre 1963, n. 1409[3].
La prima sede fu lo storico palazzo Trotti-Bentivoglio (XV-XVII secolo), sito in via Vescovado, bombardato il 30 aprile 1944. Fortunatamente all'esplosione sopravvisse l'ala sinistra, dove erano conservati alcune collezioni archivistiche. Invece la maggior parte dei fondi archivistici era precedentemente stata spostata in un luogo più sicuro fuori città. L'ufficio amministrativo fu quindi provvisoriamente trasferito nell'abitazione dell'allora direttore Gallia, in via Napoli 16.
In seguito, dal 1948 al 1960 la sede dell'Archivio di Stato fu spostata in via Parma, nel palazzo dove avevano sede gli Uffici Giudiziari, e dal 1960 al 1975 in via Marsala 19.
Dal 1975 l'Archivio di Stato ha sede in via Solero 43, in un ex edificio industriale costruito verso i primi anni del XX secolo, originariamente fabbrica di pasta, poi di profilati d'alluminio, quindi di mobili, infine dismesso e concesso dalla proprietà in locazione al Ministero.
Alluvione 1994
[modifica | modifica wikitesto]A seguito dell'alluvione del Tanaro avvenuta ad Alessandria il 6 novembre 1994, l'Archivio di Stato di Alessandria svolse un importante lavoro finalizzato al salvataggio e recupero dei documenti di diversi enti pubblici colpiti dal fango.
Patrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio dell'attuale provincia è storicamente costituito dall'Alessandrino propriamente detto e da parte del Monferrato, oltre a qualche zona un tempo appartenente alla repubblica di Genova. Parte della documentazione conservata nell'antico archivio notarile del Monferrato riguarda località oggi appartenenti alle province limitrofe di Asti, Cuneo, Savona, Vercelli e Torino. Archivi di magistrature locali antiche, di corporazioni religiose soppresse e del marchesato, poi ducato, di Monferrato sono conservate presso l'AS Torino; altra documentazione del marchesato si trova presso l'AS Mantova. Documentazione prevalentemente di uffici giudiziari, relativa a località del Monferrato, è conservata presso l'AS Asti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ DPR 1409/1963 e decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio
- ^ Legge 22 dicembre 1939, n. 2006, su normattiva.it.
- ^ Decreto Del Presidente Della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, su normattiva.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Archivio di Stato di Alessandria in Guida generale degli Archivi di Stato italiani (PDF), Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali. (fonte utilizzata)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Archivio di Stato di Alessandria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su asalessandria.beniculturali.it.
- Archivio di Stato di Alessandria, su Anagrafe delle biblioteche italiane, Istituto centrale per il catalogo unico.
- Archivio di Stato di Alessandria, su Sistema archivistico nazionale, Istituto centrale per gli archivi.
- Archivio di Stato di Alessandria (sito web istituzionale)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145622317 · ISNI (EN) 0000 0001 2231 5706 · BAV 494/65673 · LCCN (EN) n2004042200 · GND (DE) 1249887-7 |
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